GIULIA FARINELLI: IL CORAGGIO DI CAMBIARE STRADA

Nel nostro webinar (10 dicembre 2020) la consulente strategica aziendale ci ha insegnato che a volte fare un passo indietro può portare molto lontano.

Lasciavo un lavoro buono, ben pagato, che tanti aspirano ad ottenere; mi chiedevo se fosse uno sbaglio, se fosse una scelta di cui mi sarei pentita. Quando sei dentro non vedi il risultato, vedi solo una piccola parte di un puzzle di cui non capisci l’insieme. È solo alla fine, quando ti guardi indietro, che capisci come tutti i pezzi si mettano insieme per formare ciò che sei”.

Agli occhi degli altri Giulia Farinelli aveva tutto. Eppure non si sentiva al suo posto: aveva bisogno di qualcosa che la facesse svegliare con il sorriso. Così abbandonò la strada sicura per mettersi in cerca di quel qualcosa.

È la stessa Giulia, oggi consulente strategica aziendale a New York, a raccontarcelo. Ci narra che, dopo un percorso di sviluppo personale universitario è stata catapultata in un ambiente lavorativo molto impegnativo, presso una prestigiosa banca di Londra.

È stata un’esperienza dura e interessante: non solo mi ha insegnato il contenuto del lavoro, ma ne ho imparato l’etica. Essere una professionista significa avere rispetto per il proprio ruolo, farlo con impegno, sorriso, dedizione, essere responsabili, imparare il rapporto umano lavorativo, capire quando ascoltare chi ha più esperienze e saper chiedere aiuto”.

Il tempo passa, Giulia dimostra le proprie capacità, cresce e viene promossa. Apparentemente non le manca nulla. Eppure, dopo un lungo periodo di riflessioni, Giulia si accorge che quello non è il suo posto. E dopo quella scoperta, amara ed entusiasmante allo stesso tempo, nulla è più come prima.

Volevo fare qualcosa di diverso, ma non avevo chiaro come. Non sapevo se fosse il momento giusto ma avevo maturato la certezza di costruire un progetto mio. Ho lasciato la banca e davanti a me avevo il vuoto”.

Da quel momento inizia un percorso di scoperta nel quale amplia la rete relazionale e cerca nuove possibilità con responsabilità ed entusiasmo.

Poi Giulia si imbatte in due giovani americani che hanno un’idea innovativa e, senza volere niente in cambio, si offre per dare loro una mano. Si toglie i panni e il tailleur che rappresentano il suo passato e inizia a sponsorizzare il progetto Deliveroo, vestita da canguro.

Questo è un cambiamento molto significativo per lei:

C’è voluto coraggio nel fare un passo indietro e nell’avere la voglia e la dedizione di dirmi: non so a cosa mi servirà, ma un giorno arriverò dove voglio”.

Le sue parole, semplici e chiare, ci trasmettono umiltà e coraggio.

Riadattando le skills imparate, con dedizione e passione, Giulia cresce e cambia azienda. E poi cambia continente. Il suo bagaglio lavorativo diventa sempre più ricco.

Se qualcuno mi avesse chiesto dove stessi andando 10 anni fa, io non avrei avuto risposta. Ora invece vedo il mio percorso. È molto importante andare avanti per diventare persone ricche di conoscenza ed esperienza. Un passo alla volta, la strada viene.”

Chiediamo a Giulia cosa vorrebbe lasciare ai ragazzi.

Forse se avessi iniziato un percorso di scoperta di me stessa prima, avrei trovato con più facilità la strada giusta. Fatevi domande, esplorate il mondo del lavoro prima, chiedetevi chi siete e dove volete essere. E siate curiosi, sempre.”

Con il coraggio di cambiare strada anche quando sembrava che tutto fosse al proprio posto, Giulia ha scoperto in quale progetto investire per sentirsi soddisfatta. Questo ci dimostra come le scelte che determinano la vita si scoprano cambiando strade, percorsi, città e continenti; che l’ignoto è rischioso ma, con pazienza, ogni tassello trova il suo posto; che per cercare la propria strada a volte bisogna mettersi dei panni diversi.

Quando Giulia si è tolta i panni che non sentiva più suoi ha fatto un salto enorme che l’ha portata a trovare il proprio posto.

Ora può dirlo con certezza: ha fatto bene a indossare quel buffo vestito da canguro.